Che gioia! Ho letto un articolo di Alberta Marzotto su Repubblica, dove si analizzava la decisione di alcune banche britanniche ( le sopravvissute!) di mandare a lezione di trucco e parrucco le proprie manager.
“Dress for Success” pare sia la filosofia alla base di questa decisione, collegata ad un’indagine che dimostra come le donne curate siano più sicure di sè e dunque più promettenti.
Finalmente uno dei tabù ( “bionda e bella = stupida”, “sciatta e impegnata = intelligente” ) della nostra società è crollato. Deceduto insieme a quell’imprinting collettivo che ci porta a premiare le gatte morte, scialbe e banalotte, rispetto alle altre. Quelle, cioè, che non trovano peccaminoso un po’ di mascara sugli occhi o una giornata extra dal parrucchiere.
Pregiudizio duro a morire se solo si pensa all’espressione di sorpresa che spesso ci coglie, quando di una bella donna, ne scopriamo oltre al fascino, la carriera interessante e i successi.
Non fraintendetemi. Era ora che ci si accorgesse di come un bel vestito e un filo di make up servino nella vita tanto quanto una laurea con lode e relativo Master negli States e ci si accorgesse dell’importanza della cura del proprio corpo in relazione alla propria persona e agli altri.
Non sto facendo qui una guerra a favore della vacuità o dell’esteriorità senza sostanza, semplicemente sto facendo mio ed esponendo a voi un vecchio concetto del marketing: un buon prodotto attira l’acquirente dalla confezione. Certo, una volta scartato, è sempre il prodotto a dover dimostrare qualcosa. Ma se non lo si acquista, come lo si prova? La confezione, l’involucro non è tutto, ma sicuramente aiuta. E allora, perché vogliamo per forza privarcene?
Ecco una, intelletualona per definizione, che si è votata al culto della dea moda e per lei ha idea addirittura una linea di borse.
O per essere precisi una "capsul collection".
Se solo non fosse "figlia di" anche lei, sarebbe perfetta!
“Dress for Success” pare sia la filosofia alla base di questa decisione, collegata ad un’indagine che dimostra come le donne curate siano più sicure di sè e dunque più promettenti.
Finalmente uno dei tabù ( “bionda e bella = stupida”, “sciatta e impegnata = intelligente” ) della nostra società è crollato. Deceduto insieme a quell’imprinting collettivo che ci porta a premiare le gatte morte, scialbe e banalotte, rispetto alle altre. Quelle, cioè, che non trovano peccaminoso un po’ di mascara sugli occhi o una giornata extra dal parrucchiere.
Pregiudizio duro a morire se solo si pensa all’espressione di sorpresa che spesso ci coglie, quando di una bella donna, ne scopriamo oltre al fascino, la carriera interessante e i successi.
Non fraintendetemi. Era ora che ci si accorgesse di come un bel vestito e un filo di make up servino nella vita tanto quanto una laurea con lode e relativo Master negli States e ci si accorgesse dell’importanza della cura del proprio corpo in relazione alla propria persona e agli altri.
Non sto facendo qui una guerra a favore della vacuità o dell’esteriorità senza sostanza, semplicemente sto facendo mio ed esponendo a voi un vecchio concetto del marketing: un buon prodotto attira l’acquirente dalla confezione. Certo, una volta scartato, è sempre il prodotto a dover dimostrare qualcosa. Ma se non lo si acquista, come lo si prova? La confezione, l’involucro non è tutto, ma sicuramente aiuta. E allora, perché vogliamo per forza privarcene?
Ecco una, intelletualona per definizione, che si è votata al culto della dea moda e per lei ha idea addirittura una linea di borse.
O per essere precisi una "capsul collection".
Se solo non fosse "figlia di" anche lei, sarebbe perfetta!
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Girls here you are Sofia Coppola capsule collection for Louis Vuitton.
Love it so much. Hope you enjoy it too.
Xoxo
Iole
6 commenti:
adoro la borsa che ha disegnato per LV!
3 marzo 2009 alle ore 19:27comunque, chiara ferrangi è su flickr: http://flickr.com/photos/chiaraferragni/
Sono d'accordo. Essere intelligenti serve, ma "vestire" anche un po' l'intelligenza ne amplifica i risultati. Bel Post!
3 marzo 2009 alle ore 19:46Selvaggia
Bravissima, non potrei essere piu d'accordo !
3 marzo 2009 alle ore 20:28oooh love LV
4 marzo 2009 alle ore 01:25Hey Iole!
4 marzo 2009 alle ore 04:27I haven't got the time to thank you for the award!.. so nice of you!
I love your blog too.
xo
elvy
Questo articolo l'ho letto ormai in diversi blog...sissi, a me piacciono le creazioni della Coppola ma trovo che siano eccessivamente costose....adorabile il bauletto grande! Baci, buona giornata
4 marzo 2009 alle ore 08:34Posta un commento