Vecchi miti

domenica 19 ottobre 2008

Non sono mai stata una grande patita di lacci, zip, strappi, chiusure in velcro ecc. Anzi, ritengo fermamente, che la maggior parte dei brand ad alto consumo rovinino letteralmente i loro capi applicando in maniera smodata cerniere e chiusure in ogni dove, inducendomi a acclamare il minimalismo di una t-shirt semplice, senza applicazioni, come il massimo della decorazione.


Less is More dicono gli inglesi ed io lo sostengo fermamente. Almeno lo sostenevo finché non mi è arrivata una mail con un nuovo vezzo modaiolo: gli stivaletti tutte cerniere e cinghie.

Vi ricordate gli anfibi Doc Martins? Io e la mia amica girammo per intere ore in quel di Salerno per comprarcene un paio, all'epoca del liceo. Ne presi uno nero con le impunture gialle, dal quale, fino alla demolizione definitiva - la suola della destra era completamente assottigliata, in quella della sinistra c'era un piccolo bullone che faceva rumore e i lacci erano totalmente sfaldati, non me ne sono mai separata.

Dopo di loro, nessuno mai ho osato prenderne il posto. Ho tirato avanti con le sneakers, le converse, gli stivaletti bassi, ma mai più anfibi, per rispetto e per non dimenticare.
Adesso sono tornati: bassi, con il tacco, a mezza gamba o alti fin su la ginocchio, e mi è tornata la nostalgia per i miei vecchi "scarponi".
Torno a dire che il modello tutte cinghie non lo comprerò mai, per principio non sono un metallaro e l'heavy metal ( con tutto il rispetto) per me è rumore...però per un paio non troppo chiassoso, con giusto due lacci e una cinghia non troppo spocchiosa, il pensierino ce lo farei.


Ecco dunque la mia lista di papabili:


1. Alexander McQueen 2. Vivienne WestWood 3. Marc by Marc Jacobs 4. Balmain 5. Thomas Wyde.
Che ne dite?

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