lunedì 13 ottobre 2008

Se avete sempre pensato che ad essere oggetto dello sfrenato mondo della moda fossero solo abiti, accessori, mobili e tutto quello che fa parte dell'umano desiderio d'esibizione, dovete ricredervi.
La moda realmente colpisce ogni cosa.

C'è la moda del cane piccolo, così come del gatto peloso, quella della cucina fusion o di quella vegana, la moda che vuole tutti a dieta il venerdì e quella che ci fa mangiare sempre eccetto il sabato. Potrei continuare all'infinito, ma per non stancarvi, arrivo al punto: oggi navigando in rete ho scoperto che esistono milioni di acque diverse.

Non storciate il naso, non si tratta, e mo' ci vuole, della solita scoperta dell'acqua calda, perché se è vero che le acque possono essere lisce, gassate, con aggiunte ecc, è vero anche che, da quando sono nate le enciclopedie-i sussidiari-i vocabolari, c'è sempre stata una sola definizione sotto la voce acqua:" in condizioni di temperatura e pressione standard, è un liquido incolore e insapore, con punto di fusione a 0 °C (273,15 K) e punto di ebollizione a 100 °C (373,15 K). La sua molecola è formata da un atomo di ossigeno cui sono legati due atomi di idrogeno; la sua formula chimica è pertanto H2O.

Ma se è inodore, insapore e incolore, come fa ad essere brandizzata? Come fa ad essere lanciata sul mercato in mille modi e maniere?

Segreti del marketing, ovviamente, ma anche segreto della moda che è andata a scomodare il più intoccabile dei prodotti per farne suo schiavo.

Ed ecco così che l'acqua la troviamo snellente, diuretica, agli agrumi, in bottiglie di design, vestita dai grandi stilisti...ecc. che quella del rubinetto o tub water, per dirla all'americana, quella che incolore e insapore che da anni ci disseta pare la piccola fiammiferai delle bevande.

Concludo, spegnendo il mio stupore, e lacsiandovi ad una serie di acque trovate nel marasma generale della rete.








;( Iole

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