Punk-mania
Chissà se gli anni Ottanta smetteranno mai di essere un’inesauribile fonte di ispirazione per la moda, che a loro si rivolge famelica di illuminazione.
Certo è che dopo aver riportato in auge, i vestiti da signora, i gioielli enormi, la mise paninara, tipici di quegli anni, pensavamo che non ci fosse nient’altro da “riesumare” e invece ecco un altro colpo da maestro: è ritornato il Punk.
Ovviamente non nella versione estrema, esagerata, sovversiva - quella che a partire dagli anni 70’ ha caratterizzato il movimento come anarchico, contestatore -, ma in quella modaiola; professionista nell’estrapolare segni e simboli distintivi di una subcultura, trapiantarli in un nuovo contesto, quello odierno, farli diventare tendenza, assolutamente perfetta, assolutamente da seguire.
Come spiegare, altrimenti, il proliferare di borchie, catene, polsiere, giubbotti di pelle, cerniere, che stanno letteralmente occupando ogni pagina dei vari magazines e ogni marciapiede della città?
Il punk è tornato. E come ha detto qualcuno tempo fa, è rimasto più una questione di attitudine, che di moda.
Se non ci si sente un po’ dark, un po’ sovversivi o almeno eccentrici nell’animo, infatti, non lo si può amare, ma al contrario, lo si può odiare, snobbare, considerandolo lercio, rozzo, assolutamente anti-elegante. E’ tornato maturo, lontano dagli accenti estremi, decisamente glamourous. Ne è una prova, ad esempio, il fatto che nel film Sex&the City, Carrie – la protagonista – non esce mai di casa senza una cintura borchiata (Burberry, ndr), che l’accompagna ovunque. Insomma, le borchie sono un nuovo must così come i jeans sdruciti, donano un’aria sensualmente vissuta e decisamente chic.
Tendenza poi che, ieri come oggi, più che da un determinato abbigliamento è distinta da una serie d’accessori da esibire uno per volta o tutti insieme. Borchie che impreziosiscono scarpe e borse donandogli un piglio più rock, cerniere che induriscono il look di un giubbino di pelle altrimenti “sciocco”, polsiere che danno carattere ai look più minimal e colori e tinte - sui capelli nel volto - che scioccano, nel senso che attirano l’attenzione, provocando ammirazione.
Il punk ritorna, come trend modaiolo più che stile di vita, non necessariamente da adottare in toto, ma in piccoli dettagli che fanno la differenza.
Un leggins in pelle, una pochette con borchiette dorate, un chiodo di pelle effetto usato, un trucco forte e deciso e un’aria da duro, vi permetteranno di avvicinarlo e di rivivere l’atmosfera, senza sembrare esagerati o eversivi.
Il mio consiglio, infine è di non prendervi sul serio, abbandonare i falsi moralismi e seguire la scia…chissà che non ci si diverta un po’…
Chissà se gli anni Ottanta smetteranno mai di essere un’inesauribile fonte di ispirazione per la moda, che a loro si rivolge famelica di illuminazione.
Certo è che dopo aver riportato in auge, i vestiti da signora, i gioielli enormi, la mise paninara, tipici di quegli anni, pensavamo che non ci fosse nient’altro da “riesumare” e invece ecco un altro colpo da maestro: è ritornato il Punk.
Ovviamente non nella versione estrema, esagerata, sovversiva - quella che a partire dagli anni 70’ ha caratterizzato il movimento come anarchico, contestatore -, ma in quella modaiola; professionista nell’estrapolare segni e simboli distintivi di una subcultura, trapiantarli in un nuovo contesto, quello odierno, farli diventare tendenza, assolutamente perfetta, assolutamente da seguire.
Come spiegare, altrimenti, il proliferare di borchie, catene, polsiere, giubbotti di pelle, cerniere, che stanno letteralmente occupando ogni pagina dei vari magazines e ogni marciapiede della città?
Il punk è tornato. E come ha detto qualcuno tempo fa, è rimasto più una questione di attitudine, che di moda.
Se non ci si sente un po’ dark, un po’ sovversivi o almeno eccentrici nell’animo, infatti, non lo si può amare, ma al contrario, lo si può odiare, snobbare, considerandolo lercio, rozzo, assolutamente anti-elegante. E’ tornato maturo, lontano dagli accenti estremi, decisamente glamourous. Ne è una prova, ad esempio, il fatto che nel film Sex&the City, Carrie – la protagonista – non esce mai di casa senza una cintura borchiata (Burberry, ndr), che l’accompagna ovunque. Insomma, le borchie sono un nuovo must così come i jeans sdruciti, donano un’aria sensualmente vissuta e decisamente chic.
Tendenza poi che, ieri come oggi, più che da un determinato abbigliamento è distinta da una serie d’accessori da esibire uno per volta o tutti insieme. Borchie che impreziosiscono scarpe e borse donandogli un piglio più rock, cerniere che induriscono il look di un giubbino di pelle altrimenti “sciocco”, polsiere che danno carattere ai look più minimal e colori e tinte - sui capelli nel volto - che scioccano, nel senso che attirano l’attenzione, provocando ammirazione.
Il punk ritorna, come trend modaiolo più che stile di vita, non necessariamente da adottare in toto, ma in piccoli dettagli che fanno la differenza.
Un leggins in pelle, una pochette con borchiette dorate, un chiodo di pelle effetto usato, un trucco forte e deciso e un’aria da duro, vi permetteranno di avvicinarlo e di rivivere l’atmosfera, senza sembrare esagerati o eversivi.
Il mio consiglio, infine è di non prendervi sul serio, abbandonare i falsi moralismi e seguire la scia…chissà che non ci si diverta un po’…
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