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lunedì 9 novembre 2009

I miei amici di NSS ( Simona, più precisamente) gli hanno dedicato un bel pezzo al riguardo e prima del medesimo io non avevo nemmeno l'idea che tale paio di scarpe potesse avere un nome e un'identità così forte. Parlo delle Creepers e del loro "massiccio" ritorno.
Da Simona e spulciano il web, ho scoperto che questo paio di calzature, che io pensavo fosse legato semplicemente e banalmente a qualche sottocultura punk, in realtà ha una storia più lunga e complicata. Furono, i soldati inglesi di stazionamento nel deserto africano a portare per primi queste calzature di pelle con la suola alta e spessa in gomma, per proteggersi dal clima e dall'ambiente. Tornati in patria, diffusero tale uso tra le varie culture giovanili che, all'epoca (fifties) andavano formandosi. I teedy boys prima di tutto, poi i punk i psicobilly, i goth ecc.
La leggittimazione fashion arriverà negli anni settanta con la regina dello stile inglese e pop, Vivienne Westwood, che ancora oggi si diverte di tanto in tanto a riproporle in passerella.
(My friends in NapleStreetStyle (Simona, more precisely) have dedicated them a good piece, and before that I had absolutely no idea that this pair of shoes could have a name and a so strong identity . I'm speaking about Creepers and their "massive" return.
Thanks to Simona and sifting the web, I found that this pair of shoes, which I thought was related to some basic and commonplace punk subculture, actually has a longer complicated history . Were the British soldiers stationing in the African desert to wear them these shoes with leather soles and thick rubber high, to protect from climate and environment. Returned home, they spread its use among the various youth cultures that, at that time (fifties) were forming. Teedy boys first, then the psicobilly, the punk, the goth, etc..
The fashion legitimacy come in the seventies with the queen of the English style, Vivienne Westwood, who still enjoys, from time to time, to propose them in a catwalk.)

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Sarò sincera, non mi fanno impazzire. Ecco perchè, ho deciso di pubblicarne la storia: per cercare di meglio interpretarle, provando ad entrare nel loro mood. Ci sono in parte riuscita. non so se mai comprerò un paio di creepers, in realtà, ma se proprio dovessi cedere "in tentazione" opterei per questo modello di Alexander Wang: it rocks!!!
(I'll be honest, they don't really make me mad. That's why I decided to publish their story, to try to better interpret them, entering in their mood. It was partly successful. I do not know, if I ever buy a pair of creepers, in reality, but if you really had to try one one, I would opt for this model of Alexander Wang: it rocks!)

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source: pim pum pam, stylebubble, googkle images

7 commenti:

Stjarna ha detto...

Anch'io non conoscevo la storia di queste scarpe..le avevo viste piu' volte ai piedi di personaggi dallo stile discutibile, sicuramente eccentrico... non credo che mi faro' contagiare! :)

9 novembre 2009 alle ore 10:35
Brunhilde ha detto...

Bah. È sempre bene contestualizzare accessori simili, tuttavia mi tengo la mia perplessità. Forse agli uomini donano di più, io mi sentirei un po' con degli scafandri ai piedi.. Però ammetto che la rivisitazione di Wang che proponi è interessante.

9 novembre 2009 alle ore 10:49
Unknown ha detto...

Quelle bianche le trovo davvero terrificanti. Del resto queste scarpe le ho sempre trovate brutte e non-femminili. I boots d a.wang però mi hanno fatto innamorare dal primo momento che li ho visti!

9 novembre 2009 alle ore 10:56
L'armadio del delitto ha detto...

Non conoscevo questa storia! Molto interessante! Anche a me non fanno impazzire, ma allo stesso tempo qualcosa mi piace di queste scarpe. Forse la loro stranezza e il fatto che non tutti possono portarle.

9 novembre 2009 alle ore 13:07
irene ha detto...

hanno una storia interessante, ma non mi piacciono per niente!

9 novembre 2009 alle ore 13:21
Anonimo ha detto...

uau, storia interssante!! :O

9 novembre 2009 alle ore 14:09
Anonimo ha detto...

Bè mi dici punk e io comunque ci sto.... quelle wang sono bellissime !

9 novembre 2009 alle ore 17:44

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