In Polo-position

giovedì 11 giugno 2009

Che cosa è quella cosa che sembra essere stata cucina addosso agli uomini e che informale e sportiva li accompagna sempre?
Ma, la polo, naturalmente.
La maglia con le maniche corte, il colletto e lo scollo a tre bottoni che non manca mai nel guardaroba di qualsiasi uomo, a qualsiasi età.
Piace a tutti, sportivi e professionisti, galantuomini e maschiacci, giovani e maturi, soprattutto per quella sua aria sbarazzina, decisamente comoda, assolutamente di classe, minimamente snob.
Piace talmente tanto, che addirittura le donne, sempre in bilico tra la scelta di un abitino fiorato e la classica camicetta, se ne riscoprono amanti, preferendone spesso la versione extra-long ( che calza come un abito) per le gite al mare di metà Giugno così come per un week-end in campagna a Settembre.

Il successo della maglia di cotone bucherellato ha inizio presto. Comincia, cioè, da quando, René Lacoste, giocatore di tennis, decide di rinnovare e semplificare l’abbigliamento del tennista professionista, fatto di camicia e giacca. E’ il 1926 e René si presenta in campo con una t-shirt di cotone a nido d’ape, a cui inseguito applica come segno distintivo un coccodrillo. Alcuni anni dopo, precisamente nel 1933, ritiratosi, Lacoste, insieme all'amico Andrè Giller, decide di commercializzare le proprie creazioni. Nasce così un mito, duro a morire. Il nome identificativo “polo” verrà dopo e sarà applicato in riferimento alla casacca in uso presso i giocatori di “polo”, che in campo ne indossavano di modelli a tre bottoni, ma a maniche lunghe.

Successo che si ritraccia ancora oggi, nella semplicità raffinata del piqué di cotone. Quel tessuto forato, fresco, traspirante e assorbente, che da subito è divenuto il fedele alleato dell’uomo, accompagnandolo in tutte le sue diverse attività, dal campo, all’ufficio, passando per il tempo libero. Successo ancora, che deriva dal suo carattere rigoroso e da quel taglio asciutto ( nella forma, nel tessuto, nelle proporzioni) che ne fanno un must intramontabile, come intramontabile è il mito di chi ne ha fatto un simbolo di status attraverso gli anni ( vedi l’avvocato Gianni Agnelli ieri, Giorgio Armani, oggi).

Se bianca è un classico senza tempo, colorata invece una lussuosa frivolezza che bisogna concedersi. Giallo canarino, glicine, viola melanzana e verde mela, sembrano essere, attualmente, i colori più gettonati, per la scelta di un indumento che veste senza bisogno di troppi fronzoli, di troppe parole.
Per l’uomo il suggerimento in più, è di osare, attraverso abbinamenti cromatici fuori dal comune, come una polo rosso ciliegia su dei mocassini viola prugna. Per la donna, è di lasciarsi tentare da accostamenti inusuali, come una bella polo su delle gonne classiche, per ottenere il massimo del casual chic.
Per tutti, infine, è di comprarne una. E’ sicuro, infatti: una polo è per sempre.

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What is that thing that seems to have been inveted just for men but that women really love too?
The polo shirt, of course. The white knitted cotton pique with short sleeves and buttons down the front that never fails in the wardrobe of any man, at any age. Everyone likes it, from the athletes to the professionals, from the galantuomini tomboy to the young teenagers. Decidedly comfortable, absolutely class, minimally snob, it's so loved, that even women, always poised between choosing a dress or a flowered blouse, prefer to choose the polo, for their trips to the sea in a mid - June summer day as well as for a weekend in the country in September.
The success of knitted cotton begins soon. Since, Rene Lacoste, a tennis player, decided to renew and simplify the dress code of a professional tennis player, made up of shirt and jacket. It's the 1926 and René comes in with a t-shirt cotton honeycomb, which he later customized with a distinctive sign, the crocodile.
A few years later, precisely in 1933, Lacoste, together with Andrè Gillera, decides to market his creations. A myth was born. The identifying name "polo" will come later and will be applied with reference to the coat used by "pole-players", who wore the three buttons shirt, in the field.

If white is a timeless classic, colored becomes nowadays a luxurious frivolity that we must afford. Canary yellow, mauve, purple eggplant and green apple, appear to be currently the most popular color for the choice of a garment that makes you feel perfect, without too many frills, too many words.

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2 commenti:

Federica - Bullets and butterflies ha detto...

mi piacciono le fred perry!

le lacoste e le ralph lauren sono a mio parere un po' poco moderne e poi RL in questo campo pecca molto in fatto di qualità!

11 giugno 2009 alle ore 20:36
Anonimo ha detto...

Su di me piace solo XL ( rubata ad armadi maschili )... ma puo essere stracarina !

11 giugno 2009 alle ore 23:39

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