Falso di moda

domenica 14 dicembre 2008

“Diamonds are the girls best friends”, cantava Merylin, fasciata in un sensuale abito rosso e ricoperta di brillanti dalla testa ai piedi.
“Un diamante è per sempre”, recitava lo slogan di un famoso marchio di gioielli.
Amici delle donne, garanzia di una vita insieme – sia che a regalarlo è il tanto amato papà o il fedele compagno- i brillanti sono sempre stati centro di attenzione e di interesse, soprattutto femminile.
Costosi sì, ma anche eccezionali.
Se però il vostro conto in banca non ve lo permette, il vostro compagno/ marito non fa “Mida” di cognome e non siete riusciti a nascondere un gruzzoletto adeguato in una cassaforte svizzera, non preoccupatevi: finalmente a tal problema si può porre rimedio.
Di plastica, vetro, cristallo ecc., oggi gli stilisti ci propongono gioielli esagerati, vistosi, grandiosi, superbi ma dichiaratamente e sfacciatamente “falsi”.
Falso di moda, dunque, per risollevare le sorti di tutte quelle che il “prezioso originale” non possono permetterselo.
In realtà, la bigiotteria esiste da una vita e da un a vita sostiene l’ingresso in società delle signore meno fortunate- quelle senza jet e casa a Cortina, per capirci- ma ultimamente più che da sostituto di secondo ordine il gioiello spudoratamente falso è diventato a suo modo “vero” guadagnandosi una sua preziosità.
Aggrappati ai colli delle modelle, sulle braccia delle signore dei salotti bene o delle ragazzine alla moda, non conta, l’importante è che brillino, nonostante il materiale o la provenienza.
Insomma, il pezzo “falso”, per anni camuffato e nascosto tra quelli veri- laddove si possedevano- oggi, si esibisce con fierezza diventando a sua volta MUST HAVE.
E se è certo che sono meno veri, i gioielli intendo, ciò non significa che siano meno costosi. Alcuni pezzi di bigiotteria d’autore a volte arrivano a costare più di un filo di perle originale e un anello di Svarowsky addirittura superare il solitario di vecchia scuola.
Il punto è: “Se il gioiello falso costa più di quello vero, che senso ha acquistarlo?”.
Lo si potrebbe fare per rimanere alla moda, ma di certo non per investire sul futuro. Per non parlare dell’eredità: “Chi vorrebbe ricevere in dono un pugno di perle enormi, bellissime, ma di plastica?”. Chi sarebbe fiero di ottenere come ricordo della cara zia un insieme di collane pesanti e massicce, ma di certo non d’oro?
Io propongo di risparmiare e di investire tutto su un unico pezzo buono, da conservare e tramandare. Per il resto altro che bigiotteria di marca, io propongo il mercatino!


1.Lanvin 2. orecchini e anello Juice Couture 3. anello Lori Bonn


1.collana Banana Republic 2. Prada 3. orecchini Armani Privè
xo xo Iole

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