Parole

lunedì 18 febbraio 2008

Manifesti programmatici? Troppo vecchio mondo.
Striscioni e cartelloni? Troppo stile ‘68
Graffiti e murales? Decisamente troppo ghetto super-star.
Video su “You tube”? Troppo scomodo da portare dietro( il pc pesa).
Ma allora, come possiamo esprimere le nostre opinioni, oggigiorno?
Semplice, con una T-shirt!
La maglietta di cotone si è aggiudicata il premio di miglior veicolo di comunicazione esistente, tra giovani e meno giovani.
Avete qualcosa da dire? Non scrivetelo in un diario segreto, nessuno o quasi lo leggerebbe; non mandatelo tramite mail( i vostri amici non ve lo confesseranno mai, ma molte sono cestinate senza essere aperte); non ditelo a voce, sono gli ‘scripta’ che ‘manent’.
In definitiva, scrivetelo sì, ma su un pezzo di stoffa.
La Tshirt( che prende il nome dalla sua forma a “T”) è uno degli indumenti per antonomasia, che sicuramente non passerà mai di moda e di conseguenza il mezzo migliore per auto-esprimersi e autodefinirsi nel mondo circostante. D’altronde il “medium è il messaggio”, diceva McCluan, e gli stilisti lo sanno bene.
Quindi, da adesso in poi, se avrete bisogno di parlare, di fare outing, fatelo!!!
Se poi invece della classica di cotone bianca, ne scegliete una griffata è anche meglio….







Io ho scelto queste....


... J'adore Edie... J'adore Music

Allposters





AliceMcCall











Baseacid



Da indossare rigorosamente con...

...fascia Philip Lim...


...polsiere Philippe Audibert...

... Guanti Sara Berman...

A presto Iole

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